Termodinamica
La termodinamica č quella branca della fisica che descrive le trasformazioni subite da un sistema in seguito ad un processo di scambio di energia con altri sistemi o con l'ambiente esterno.La termodinamica classica si basa sul concetto di sistema macroscopico, ovvero una porzione di materia geometricamente determinata, in un ambiente infinito e imperturbabile. Lo stato di un sistema macroscopico che si trova all'equilibrio č specificato da grandezze dette variabili termodinamiche o di stato come la temperatura, la pressione, il volume, la composizione.
Si possono distinguere tra vari tipi di sistemi, in dipendenza dal modo di scambiare energia con l'esterno:
- sistemi isolati: non scambiano calore, materia, lavoro con l'esterno;
- sistemi chiusi: scambiano energia (calore, lavoro), ma non materia con l'esterno. Quando un sistema scambia calore, lavoro o entrambi, lo si può classificare in base alle proprietà al bordo:
- bordo adiabatico: non permette scambio di calore;
- bordo rigido: non permette scambio di lavoro;
- sistemi aperti: permette scambio di energia e materia con l'esterno. Un contorno che permette scambio di materia č detto permeabile.
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I principi della termodinamica vennero scoperti nel corso del XIX secolo e regolano le trasformazioni termodinamiche, il loro procedere, i loro limiti.
Si possono distinguere tre principi di base piů un principio zero che definisce la temperatura: quando due sistemi interagenti sono in equilibrio, condividono alcune proprietĂ , che possono essere misurate dando loro un preciso valore numerico. In conseguenza, quando due sistemi sono in equilibrio con un terzo, sono in equlibrio tra loro e la proprietĂ condivisa č la temperatura.
Quindi qualsiasi sistema posto in contatto con un ambiente idealmente infinito a temperatura determinata, si porterĂ alla temperatura dell'ambiente, ovvero in equilibrio con esso.
Quando un corpo viene posto a contatto con un altro corpo relativamente piů freddo, avviene una trasformazione che porta a uno stato di equilibrio, in cui sono uguali le temperature dei due corpi. Per spiegare questo fenomeno, gli scienziati del XVIII secolo supposero che una sostanza, presente in maggior quantitĐ° nel corpo piů caldo, passasse nel corpo piů freddo. Questa sostanza ipotetica, detta calorico, era pensata come un fluido capace di muoversi attraverso la materia. Il primo principio della termodinamica invece identifica il calore come una forma di energia che può essere convertita in lavoro meccanico ed essere immagazzinata, ma che non č una sostanza materiale. E' stato dimostrato sperimentalmente che il calore, misurato originariamente in calorie, e il lavoro o l'energia, misurati in joule, sono assolutamente equivalenti. Ogni caloria equivale a 4,186 joule.
Il primo principio č dunque un principio di conservazione dell'energia. In ogni macchina termica una certa quantitĂ di energia viene trasformata in lavoro: non può esistere nessuna macchina che produca lavoro senza consumare energia. Una simile macchina, se esistesse, produrrebbe infatti il cosiddetto moto perpetuo di prima specie.
Esistono diversi enunciati, tutti equivalenti, di questo principio e ciascuna delle formulazioni ne mette in risalto un particolare aspetto. Esso afferma che č impossibile realizzare una macchina ciclica che abbia come unico risultato il trasferimento di calore da un corpo freddo a uno caldo (enunciato di Clausius) o, equivalentemente, che č impossibile costruire una macchina ciclica che operi producendo lavoro a spese del calore sottratto a una sola sorgente (enunciato di Kelvin). Quest'ultima limitazione nega la possibilitĂ di realizzare il cosiddetto moto perpetuo di seconda specie.
E' strettamente legato al secondo, e in alcuni casi č considerato come una conseguenza di quest'ultimo. Può essere enunciato dicendo che č impossibile raggiungere lo zero assoluto con un numero finito di trasformazioni e fornisce una precisa definizione della grandezza chiamata entropia.
L'entropia si può pensare come la misura di quanto un sistema sia vicino allo stato di equilibrio, o in modo equivalente come la misura del grado di disordine di un sistema. Il terzo principio afferma che l'entropia, cioé il disordine, di un sistema isolato non può diminuire. Pertanto, quando un sistema isolato raggiunge una configurazione di massima entropia non può subire trasformazioni: ha raggiunto l'equilibrio.
I Principi della Termodinamica
Primo Principio
Secondo Principio
Terzo Principio
Vedi anche
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